giovedì 29 marzo 2012

Un Buon Padre

Quando ero piccolo e cercavo di fare quello che volevo, mio padre mi diceva "Va bene, fai quello che vuoi, poi pero' non venire a piangere da me". La verita' e' che quando andavo a piangere da lui, era li' che mi aspettava, pronto ad abbracciarmi, a consolarmi e sopratutto a insegnarmi dove e perche' avevo sbagliato.

Ho fatto tanti sbagli in vita mia. Tanti peccati. Dio mi ha lasciato fare, sicuramente l'ho offeso e dispiaciuto, eppure mi ha lasciato la liberta' di sbagliare, capire, imparare. Magari le cose sono piu' chiare quando le capisci da solo anche se puo' costare molto questa strada. Magari uno e' cosi' cocciuto e ottuso che bisogna lasciarlo fare prima che apra gli occhi e capisca... questo probabilmente e' il mio caso. Non so come ringraziare Dio per la sua pazienza, per essere stato pronto a raccogliere i cocci quando la bolla che mi ero costruita si e' rotta. Dio mi ha mostrato quello che ero, quanto poco valevano i miei ideali e i miei valori, mi ha fatto capire quanto sono puri, importanti e grandi i valori che solo Lui puo' trasmettere e mi ha cosi' convinto a cambiare. E' un onore servire Dio, so che se nella vita ci saranno momenti difficili Lui ci sara', pronto ad aiutarmi, l'importante e' non staccarsi mai da Lui, pregare, pregare e pregare. Come diceva padre Pio "pregate e non vi preoccupate".

Solo un Padre Unico e Santo puo' fare tanto. Grazie Padre, grazie Gesu', grazie Maria, grazie angelo custode e tutti i santi. Sono orgoglioso di essere Cristiano, di essere Cattolico e di questa grande famiglia, sono orgoglioso di tutti i miei fratelli e amici celesti e di tutti i fratelli che Dio mi ha dato su questa terra. Sono un peccatore, ho tanto da imparare e tanto da crescere ma ho tanti fratelli e amici che mi aiutano. Grazie di cuore.

martedì 13 marzo 2012

Realizzazione di Se


E' apparso oggi sul Corriere della Sera un articolo dal titolo "Ambiziosi, intelligenti e affermati. Ma a volte infelici". Uno studio fatto dall'università di Notre Dame in Indiana ha seguito 717 persone ricche di talento per decenni, dal liceo all'eta' della pensione. Il risultato di tale studio e' che l'ambizione non e' correlata con la felicita'. Non solo, i più ambiziosi hanno un tasso di mortalità superiore del 15% rispetto alle persone meno ambiziose.

L'immagine della fatica di Sisifo serve bene per illustrare il paradosso dell'uomo ambizioso che vuole realizzare se stesso rendendo cosi' la propria vita vana. L'articolo del Corriere si ferma qui con questa immagine. Sarebbe bene invece parlare del rovescio della medaglia, la vita che ha senso. La vita ha senso quando non spingiamo la nostra vana ambizione ma viviamo per glorificare Dio, cioè lasciamo che sia Dio a spingere noi seguendo la nostra vocazione. Allora avremo il vento in poppa!

L'uomo di oggi insegue modelli imposti da un mondo sbagliato. In questo mondo la volonta' diventa schiava, molti uomini cercano di essere leader della loro stessa prigione e non riescono a realizzare ne' tantomeno a conoscere a fondo se stessi. L'uomo non puo' essere felice senza tuffarsi nel divino, cioe' senza connettersi con Gesu' Cristo per diventare chi quello che e' veramente destinato a essere. Bisogna avere fiducia, pregare e vincere le proprie paure per lasciarsi portare. Lasciamoci spingere da Dio, lui sa come tirare fuori tutto il nostro potenziale e non lasciamoci ingannare da false ambizioni.

John 3:8 "Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai né da dove viene né dove va; cosí è di chiunque è nato dallo Spirito"

2 Cor 5:15 "... egli morí per tutti, affinché quelli che vivono non vivano piú per sé stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro"

mercoledì 22 febbraio 2012

Ceneri

Oggi e' il mercoledi' delle ceneri. Il prete spargera' le ceneri sulla nostra fronte per ricordarci che siamo polvere, che senza Dio non siamo niente. Le ceneri vengono messe sulla fronte che e' il fulcro dell'egocentrismo umano. Quando domina l'egocentrismo l'uomo pensa solo a se stesso, mette se stesso davanti a Dio e agli altri, sente il bisogno di avere ragione, di essere il primo o magari pensa di essere solo lui salvato e gli altri no. L'egocentrismo e' il livello piu' basso della coscienza umana a da li' Dio non puo' essere sentito. Dio e' amore per gli altri, esattamente l'opposto dell'egocentrismo che e' l'amore per se stessi. Chiediamo a Dio di insegnarci ad amare, questo e' il dono spirituale piu' grande.

1Cor 13:1-3 "Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei un rame risonante o uno squillante cembalo. Se avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede in modo da spostare i monti, ma non avessi amore, non sarei nulla. Se distribuissi tutti i miei beni per nutrire i poveri, se dessi il mio corpo a essere arso, e non avessi amore, non mi gioverebbe a niente."

La verita' e' la luce

Dio ha fatto l'uomo a sua immagine e somiglianza. Per questo conoscere Dio vuol anche dire capire e conoscere se stessi. Il lavoro che si fa per conoscere se stessi inizia ascoltando la parola di Dio e credendo, il resto del lavoro avviene tramite la grazia di Dio. Leggendo la Bibbia ho capito cos'e' la vita e poi ha capito chi sono e ho trovato me stesso.

L'uomo non puo' arrivare a Dio, e' Dio che va incontro all'uomo, l'uomo deve solo avere fede. Se l'uomo parte da se stesso e pensa di poter arrivare a Dio non arriva da nessuna parte. Bisogna partire da Dio, dalla sua parola. Dio non e' un immagine dell'uomo infatti anche se a volte sembra che l'uomo cerchi di crearsi un Dio a sua immagine o di scomporre Dio a suo piacere.

Dio e' luce, non si puo' scomporre la luce e prendere solo alcuni colori, la luce e' tutto. Dio e' tutto e senza lui non e' niente. I colori non sono verita', la verita' e' la luce. La verita' e' una e indissolubile e dove non c'e' la verita' non c'e' luce, la luce e' l'equilibrio perfetto, la pace.

mercoledì 15 febbraio 2012

Limiti della scienza

Il limite della scienza umana e' di non riconoscere Dio. Quando la scienza dice che alcune cose avvengono per caso (chiamando in causa magari la statistica), quello e' il limite. Non c'e' il caso dietro a quello che vediamo ma la mano di Dio. Possiamo immaginare che la vita sulla Terra si sia evoluta o che sia stata creata interpretando la Bibbia alla lettera, non sapremo mai la verita' in questa vita se la cerchiamo qui, l'unica verita' e infatti Dio.

Se Dio avesse creato la Terra piatta, gli uomini ad un certo punto si sarebbero accorti di vivere dentro una campana di vetro, sarebbero arrivati a Dio. Ma apparentemente Dio non vuole questo, Dio vuole lasciare agli uomini la liberta' di scegliere tra fidarsi di Lui o fidarsi di se stessi. Da qui la fede e la salvezza tramite la fede. Per questo la Terra e' rotonda, sembra autosufficiente e sospesa nel vuoto. La mano di Dio e' a noi invisibile, la si puo' vedere solo tramite gli occhi della fede.

Io ho scelto di avere fede, non sono autosufficiente, l'unica via, l'unica verita', l'unica vita e' tramite nostro Signore Gesu' Cristo. Lascio agli scienziati il compito di descrivere la creazione e di spiegarmi come e' avvenuta ma non si permettano di venirmi a dire che e' dovuta al caso, no grazie.


Giobbe 26:7-9

"Egli distende il settentrione sul vuoto,

sospende la terra sul nulla.

Rinchiude le acque nelle sue nubi,
e le nubi non scoppiano per il peso.

Nasconde l'aspetto del suo trono,
vi distende sopra le sue nuvole."